Re: Università Italiane hackerate


Cronologico Percorso di conversazione 
  • From: Giuseppe Bianchi < >
  • To: Caterpillar < >,
  • Subject: Re: Università Italiane hackerate
  • Date: Wed, 06 Jul 2011 21:25:16 +0200

Toh, me lo stavo spulciando proprio poco fa.

Che le universita' siano vulnerabili, e' verissimo. Tutti lo siamo. E dipende anche _dove_ siamo vulnerabili. Io stesso uso passwd veramente deboli, per non dire "pubbliche" in molti contesti non critici, e basta un john the ripper o addirittura solo immaginazione per "bucarmi". Il che' non vuol dire che non ci tengo alla security, ma che semplicemente non ho voglia di complicarmi la vita almeno se si tratta di proteggere cose non veramente critiche.

Ma qui... Mi sembra abbiano bucato CMS _veramente_ di nicchia. Tanto fumo e POCHISSIMO arrosto. Per chi appena appena capisce, piu' che di "impresa" parlerei di figuraccia per questo gruppo di hacker wannabe, che nei fatti mi sembran solo script kiddies. Fatti = corrispondenza tra cio' che dichiarano pomposamente di aver fatto e cio' che veramente c'e' nel tar (apritevi il tar e verificate con i vostri occhi, lo stavo guardando or ora); un gruppo di hacker veri non si metterebbe a fare affermazioni cosi' roboanti a fronte di ben poca ciccia.

Pane solo ed esclusivamente per i giornalisti (che il tar non se lo sanno neanche guardare... ;-))


At 19:50 06/07/2011, Caterpillar wrote:
Lulzsec ha appena dimostrato che i database con i dati sensibili di
alcune università italiane non sono per niente al sicuro come dovrebbero...
http://twitter.com/#!/LulzSecITALY/status/88606039569727490
Allego il comunicato completo di Lulzsec

Germano








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