- From: Giuseppe Bianchi <
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- Subject: Re: Chiarimenti su E(Nservente)
- Date: Tue, 21 Jul 2009 17:04:08 +0200
Al solito, estendo la risposta a tutti. Vedi sotto.
At 16.19 21/07/2009, Marco Martines wrote:
Salve Professore,
le volevo chiedere un chiarimento riguardo un esercizio tra quelli proposti
sulla pagina di Blefari. Questo č il link
http://www.uniroma2.it/didattica/frs/deposito/esercizi-1.pdf esercizio 1
domanda C.
Possiamo considerare il sistema come una coda M/M/1 e ci viene chiesto il
numero medio di utenti in coda.
Viene applicata la formula E(N)=E(Ncoda)-E(Nservente), dove E(N) č noto,
quindi si ricava E(Nservente) per ottenere infine E(Ncoda).
Fin qui tutto bene. Questo e' un modo corretto
per ottenere questo risultato, ma non e'
sicuramente l'unico, ce ne sono ovviamente tanti altri.
Il mio problema č nel ricavare E(Nservente).
Concentriamoci su questo calcolo. Cosa vuole dire
E[Nservente]? vuole dire quale e' il NUMERO MEDIO
di utenti in servizio. Poiche' il servente e' uno
solo, vuole anche dire quale e' la probabilita'
di trovare un utente in servizio. Spiego meglio
ed in modo decisamente ampio questa
"equivalenza", perche' capita spesso ed e' importante capirla a fondo.
Il numero medio di utenti in servizio e' il valor
medio di un ben preciso processo casuale S che ha
due soli stati: stato 0 = nessun utente in
servizio, e stato 1 = 1 utente in servizio.
Supponiamo di essere in grado di determinare la
distribuzione stazionaria di tale processo S,
ovvero la probabilita' che, scelto un ISTANTE DI
ISPEZIONE CASUALE, io trovo il servente occupato
oppure libero. Ora, questo processo S sicuramente
NON e' markoviano (quando il servente č occupato
non ho alcuna informazione su quanta gente stia
in coda, ed e' ben diverso sapere che una volta
servito l'attuale cliente, il servente si
liberera' (ovvero nessuno in coda dietro al
cliente), oppure rimarra' ancora occupato (ovvero
almeno un altro cliente e' in coda).
Ma non me ne frega nulla che QUESTO processo sia
markoviano o no. Infatti io ho gia' ricavato per
altre vie la distribuzione stazionaria del numero
di utenti nell'intero sistema, che ricordo essere
P(k utenti nel sistema per t--> infinito) = pi_k = rho^k (1-rho)
Da tale distribuzione stazionaria (ben piu'
complessa), io posso ora derivare la
distribuzione stazionaria del processo S = occupazione del servente. Infatti:
P(S=0 per t--> infinito) = PS0 = P(0 utenti nel sistema) = pi_0 = 1-rho
P(S=1 per t--> infinito) = PS1 = Somma per i=1 to
infinito di P(i utenti nel sistema) = 1 - pi_0 = 1 - (1-rho) = rho
Nota la distribuzione stazionaria di tale nuovo
processo S, ricavo immediatamente il suo valor medio:
0 x PS0 + 1 x PS1 = PS1 = rho
Fine (NB: l'ho fatta lunga per essere
ultra-chiaro, ma potevo sintetizzarla in 2 righe...).
Ma vediamo perche' tu hai sbagliato:
Essendo il numero medio di utenti nel servente uguale al numero medio di
circuiti utilizzati (credo) io avrei calcolato E(Nservente) come 1*Pė1 ossia
il numero di utenti nello stato 1 per la probabilitā di stare in tale stato,
(che coincide tral'altro con il traffico smaltito in erlang?). Quindi
secondo il mio calcolo uscirebbe:
Pė1= p * Pė0 = p - p^2
Mentre a lui esce solamente p.
Quindi le chiedo dove sto sbagliando?
L'errore e' che tu stai contando solo un
SOTTOINSIEME dei casi in cui hai 1 utente in servizio.
Infatti Pi1 e' la probabilita' di avere
ESATTAMENTE un utente nel sistema. Ma tu hai un
utente in servizio ANCHE quando hai 2 utenti nel
sistema, o 3 utenti nel sistema, e cosi' via. Il
conto giusto dovrebbe pertanto essere:
1 x Pi1 + 1 x Pi2 + 1 x Pi3 + ... = Pi1 + Pi2 + Pi3 + ... = 1 - Pi0 = rho
(1 x Pi_k perche' quando hai k>0 utenti nel
sistema, esattamente 1 e' in servizio)
- Re: Orario esame 22, Giuseppe Bianchi
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- Re: Chiarimenti su E(Nservente), Giuseppe Bianchi
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